N503 | Addio al capitano della B Potenza piange Canuti

Si è spento a 73 anni uno dei simboli dell’epopea rossoblù

11/10/2011 - SI È SPENTO a 73 anni Pilade Canuti, l’indimenticato capitano del Potenza nella gloriosa annata calcistica 1964-65 in cui, come noto, i rossoblù sfiorarono la serie A. A Potenza vi arrivò dopo la partenza di Giorgio Della Giovanna e Giusto Lodi per il timore che la nuova squadra fosse troppo giovane ed inesperta. La società rossoblù fece pertanto un notevole sforzo economico per averlo (50 milioni, cifra astronomica per i tempi) ma di cui nessuno dovette mai pentirsi. In quella squadra, fautrice del POTENZA MIRACOLO, divenne infatti uno dei cinque giocatori che saranno ricordati nella storia rossoblù come l’attacco raffica con i vari Bercellino, Carrera e Boninsegna e Rosito. Questa definizione l’avevano abbondantemente meritata dopo l’exploit di Ferrara in cui i potentini, sotto di due reti, rimontarono e chiusero la gara battendo la Spal per 3-2. Il valore degli energici leoni rossoblù s’impose poi, la domenica successiva, al Bentegodi dove umiliarono i veronesi imponendosi con un inequivocabile 3-0. E quell’annata ha lasciato numerosi ricordi di autentici trionfi sui campi della categoria cadetta costituita da prestigiosi club: Pro Patria, Modena, Livorno, Parma, Palermo Reggiana, Triestina, Bari, Venezia…Napoli. A Napoli, sì! Chi non ricorda la formazione rossoblù schierata al San Paolo di Napoli, finita sulla prima pagina del Mattino che, il 16 maggio 1965, che titolava “a sei colonne” POTENZA MIRACOLO- La squadra rivelazione del calcio italiano. In quella foto Pilade Canuti porta al braccio la fascia da capitano ed ha tra le mani un mazzo di fiori. Al suo fianco Vaini, poi Nesti, Mercuza, Bercellino, De Grassi ed accosciati, Boninsegna, Carrera, Ducati, Casati e Rosito. Ad eccezione di Boninsegna tra il 2004 ed il 2005 a Potenza sono tornati tutti per ricordare, in due edizioni, il Compianto Luciano Masiero con il Premio che il Centro Newmanha voluto intitolare all’ indi - menticato portiere della serie B. Ricordo che fu proprio Pilade Canuti a raccoglierli tutti. Continuava ad avere il suo carisma da capitano. Nonostante gli acciacchi del momento (una forte artrite reumatoide agli arti inferiori) fu più energico di tutti a raggiungere Potenza affrontando un faticoso viaggio da Mantova, dove viveva con la sua famiglia. Non poteva mancare proprio lui… A Potenza ebbero occasione di poter riabbracciare per l’ultima volta, nel 2004, il loro allenatore Alfredo Mancinelli (secondo ad Egizio Rubino). Nell’edizione successiva infatti il vecchio “mi - ster” era appena defunto da qualche giorno. Ricordo che, dopo il Premio Masiero, si recarono tutti al Cimitero con un senso di religioso rispetto, consono ad uomini di altri tempi. Nel corso degli anni successivi abbiamo mantenuto frequenti piacevoli contatti telefonici ed epistolari. Continuava ad essere lui il punto di riferimento. Ricordo come fu puntuale la sua telefonata nell’immediato dopo-partita di Benevento il 17 giugno del 2007. Non dimenticava di anno in anno, durante la mia vicenda personale nel Potenza, di far pervenire i suoi saluti alla squadra e a Ferrara raggiunse i nostri giocatori nel ritiro, in Hotel, per conoscere personalmente gli uomini che vestivano la sua gloriosa casacca. Eppure lui vestì per un solo anno (e che anno!), la maglia del Potenza, nella stagione 1964-65. Era nato a Marimolo (Mantova) il 14 maggio 1938 ed era emerso dai dilettanti approdando alla Cremonese in serie C. Dopo un anno al Vittorio Veneto nella stessa categoria, passò al Messina in Serie B, con cui ottenne la promozione in Serie A. Al termine del biennio con i siciliani passò al Potenza, per ritornare nella massima serie con il passaggio all'Atalanta nell'estate del 1965. Disputò quindi una stagione al Verona, per poi ritornare al Messina l'anno successivo, seguito da un altro ritorno, questa volta a Verona. Concluse la carriera nel Mantova, in Serie B nel 1971. Allenò il Marmirolo negli anni '70, per poi guidare la Rappresentativa provinciale FICG di 2^ categoria, vincendo il titolo nazionale (prima ed unica volta per una rappresentativa mantovana). Nel suo curriculum, inoltre, gli incarichi di osservatore per numerose società professionistiche di serie A e B. Avevamo avuto molto recentemente sue notizie. Era in perfetta salute (un amico che lo ha sentito pochi giorni prima della sua morte lo rintracciò mentre passeggiava in bicicletta. Del Potenza e dei suoi ricordi aveva parlato circa un mese fa rilasciando un’importante testimonianza all’amico Stefano Iasilli che lo aveva incontrato a Mantova, con Boninsegna, per presentargli l’idea del Museo del Potenza Calcio… Museo in cui il suo nome avrà sicuramente un posto di notevole riguardo. I funerali si svolgeranno domani martedì 11-10-2011 alle ore 09.30 e partiranno dalla sua abitazione di via Manzoni,7aMarmirolo dove si è spento serenamente, nel sonno .

 

Rocco Galasso

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