N502 | «Riusciremo a convincervi»

Il presidente dell’Atletico Capobianco illustra il progetto potentino

 

Il vento nel capoluogo sta cambiando: ora serve coinvolgimento

24/09/2011 - Se il buongiorno si vede dal mattino, non c’è da stare allegri. Perchè, vuoi anche per la grande signorilità del presidente dell’Atletico Potenza Pasquale Capobianco, che al Viviani fosse stata staccata la luce non lo sapeva nessuno. Una conferenza stampa a tarda sera ha “costretto” l’assessore all’impiantistica sportiva, Peppino Ginefra, a “giustificare” la mancanza. Un piccolo inghippo che sarà risolto lunedì, ma che impone di far sapere alla città che “L’Atletico Potenza ritiene sacrosanto pagare le utenze del Viviani e non certo farle caricare all’amministrazione comunale, perchè gestirà lo stadio”. E’ il modo emblematico per far capire alla città che il vento sta per cambiare. L’idea della società schierata al tavolo dei relatori con il presidente Capobianco, il vice Piero Basile, il dg Enzo Mitro, il ds Angelo Mastroberti è stata quella di prendersi “l’onore e l’onere” di sentirsi rappresentanti della città capoluogo, ma non per questo essere automaticamente dotati del dono dell’accettazione. I tifosi della città devono essere convinti. Il loro scetticismo è giustificato. Per cui non esce fuori dalle stanze dello stadio l’appello o, meglio, la supplica a “venire allo stadio a fare il tifo per l’Atletico” (che, per inciso, l’anno prossimo cambierà nome ediventerà Potenza). La frase emblematica e che meglio circostanzia il volere di un gruppo di “ammalati”del calcio sta nel breve discorso tenuto das Capobianco: «Chiedo a chi tiene ai colori della maglia e all’immagine della città di vederci all’opera e poi di decidere liberamente se meritiamo di essere seguiti oppure no». E’ allo stesso modo sacrosanto che chi dovrà andare allo stadio - d’ora in poi - pretenda di sapere quali sono i progetti, chi si muove per realizzarli. I tifosi non vogliono sapere se e quando si vincerà: vogliono giustamente essere convinti dalla forza di una programmazione e di un’organizzazio - ne (anche monetaria, perchè no) che consenta al calcio di questa città di restare in vita con dignità per lungo tempo. E poi magari anche di vincere. Capobianco non si fa pregare e spiega: «La società è sempre la stessa. C’eravamo primae ci saremo in futuro. Ma è chiaro che essere rappresentanti del capoluogo ci spinge a uno sforzo di responsabilità ulteriore. Per questo ci siamo allargati, con diversi imprenditori e organizzando meglio la struttura interna. Abbiamo raggiunto un accordo con un gruppo che fa capo a Donofrio che segue un percorso parallelo al nostro. Ossia, ci darà un apporto economico per tentare di vincere questo campionato. Poi a fine anno ci sediamo intorno a un tavolo e capiremo come programmare ancora meglio. Nel frattempo invito chiunque abbia voglia di darci una mano a venire a scoprirci, anche per la sola curiosità di conoscere come stiamo lavorando e quali sono le nostre ambizioni. L’anno passato abbiamo vinto il campionato di Promozione con 40 spettatori a partita. Averne avuti domenica scorsa 500 contro il Viggiano ci ha inorgoglito e ci fa capire che le responsabilità aumentano e che solo con il coinvolgimento dell’intera città, dell’amministrazione, di tanti altri tifosi, si potrà crescere tutti insieme». TELESCA - Intanto la società ha comunicato di aver raggiunto l’intesa con l’allenatore protagonista della doppia promozione dalla Prima all’Eccellenza, Dino Telesca che ricoprirà l’incarico di Direttore Tecnico, punto di riferimento tra la società e l’area tecnica – parco giocatori.

 

Alfonso Pecoraro

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